Choralia fornisce tre edizioni di materiali didattici per il Requiem KV626 di W.A. Mozart, al fine di aderire quanto meglio all'edizione dello spartito utilizzato dal coro. L''Edizione 1 è basata sull'edizione pubblicata da Peters (Nr. 76), l'Edizione 2 è basata sull'edizione pubblicata da Bärenreiter (BA 4538), e l'edizione 3 è basata sulla New Novello Choral Edition revisionata da Duncan Druce (NOV070529). Le parti vocali delle tre edizioni differiscono per i seguenti particolari.

Requiem

Soprano, battuta 36: nell'Edizione 1 la sillaba “na” è sulla penultima nota (Do), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla quartultima (Si bequadro).

Contralto, battute 12 - 13: nell'Edizione 1 le sillabe “do-na” sono ripetute sulla penultima (Si bemolle) ed ultima (La) nota es di battuta 12, e la sillaba “e” è posta sulla prima nota (La) di battuta 13, mentre nelle Edizioni 2 e 3 la sillaba "e" va su tutte le ultime due note di battuta 12 e sulla prima nota di battuta 13. Di conseguenza, una legatura tra le due battute è presente nelle Edizioni 2 e 3 mentre non è presente nell'Edizione 1.

Contralto, battuta 35: nell'Edizione 1 la sillaba “na” è sulla settima nota della battuta (Fa), mentre nelle Edizioni 2 e 3 essa è sulla quinta nota (Mi).


Kyrie

Soprano, battuta 6 (battuta 54 nell'Edizione 3): nell'Edition 3 la prima nota (La) è una semiminima puntata, mentre è una semiminima seguita da una pausa di crome nelle Edizioni 1 e 2.

Soprano, battuta 11 (battuta 59 nell'Edizione 3)
: nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sulla terza nota della battuta (Do diesis), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla seconda (Re).

Soprano, battuta 34 (battuta 82 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sull'ultima nota della battuta (Si bemolle), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla penultima (Do).

Soprano, battuta 38 (battuta 86 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sull'ultima nota della battuta (Re), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla penultima (Mi).

Contralto, battuta 37 (battuta 85 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sull'ultima nota della battuta (Sol), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla penultima (La).

Contralto, battute 40 - 41 (battute 88 - 89 nell'Edizione 3): nelle Edizioni 1 e 3 un singolo suono “lei” è posto sull'ultima nota di battuta 40, che è legata alla prima nota di battuta 41, mentre nell'Edizione 2 lo stesso suono è diviso in una sillaba "le", posta sull'ultima nota di battuta 40, e una sillaba "i" posta sulla prima nota di battuta 41. Nell'Edizione 2 una legatura è anche mostrata tra le due note, ed il suo significato può essere discutibile.

Tenore, battuta 8 (battuta 56 nell'edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sulla quarta nota della battuta (Mi), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla terza (Re).

Tenore, battuta 36 (battuta 84 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sull'ultima nota della battuta (Do), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla penultima (Re).

Tenore, battuta 43 (battuta 91 nell'Edizione 3): nell'Edizione 3 un singolo suono “lei” è posto sulla penultima nota della battuta (Si naturale), mentre nelle Edizioni 1 e 2 lo stesso suono è diviso in una sillaba "le", posta sulla stessa notam ed una sillaba "i" posta sull'ultima nota (Do diesis).

Tenore, battuta 47 (battuta 95 nell'Edizione 3): nell'Edizione 3 un singolo suoni “lei” è posto sulla seconda (Re) e sulla penultima nota (Mi) della battuta, mentre nelle Edizioni 1 e 2 lo stesso suono è diviso in una sillaba "le", posta sulle stesse note, ed una sillaba "i" posta sulla terza (Do) e sull'ultima nota (Re).

Basso, battute 27 – 28 (battute 75 - 76 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 c'è una sillaba “i” sull'ultima nota di battuta 27 (Do), una sillaba “son” sulla prima nota di battuta 28 (Si bemolle), e la parola “eleison” è ripetuta sulla battuta 28 (“e” sulla seconda nota, “le” sulla quarta, “i” sulla sesta, e  “son” sull'ultima); nelle Edizioni 2 e 3 la sillaba “le” è cantata per tutta la battuta 27 e fino alla quinta nota di 28 inclusa, quindi “i” è posta sulla sesta nota e “son” sull'ultima nota di battuta 28.

Basso, battuta 35 (battuta 83 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “i” è sull'ultima nota della battuta (Fa), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla penultima (Sol).

Basso, battuta 46 (battuta 94 nell'Edizione 3): nell'Edizione 3 un singolo suono “lei” è posto sulla terza (Sol) e sulla penultima nota (La) della battuta, mentre nelle Edizioni 1 e 2 lo stesso suono è diviso in una sillaba "le", posta sulle stesse note, ed una sillaba "i" posta sulla quarta (Fa) e sull'ultima nota (Sol).


Dies irae

Nessuna differenza.


Rex tremendae

Contralto, battuta 12: la seconda nota è Fa nelle Edizioni 1 e 3, mentre è Do nell'Edizione 2.

Tenore, battuta 22: l'unica nota è Fa nell'Edizione 1, mentre è Re nelle Edizioni 2 e 3.


Confutatis

Nessuna differenza.


Lacrimosa

Tenore, battuta 14: nelle Edizioni 1 e 2 la prima nota (Si bemolle) è una semiminima puntata legata alla nota successiva (croma, Si bemolle) e seguita da una croma (La), mentre nell'Edizione 3 la prima nota è una semiminima puntata (Si bemolle) seguita immediatamente da una semiminima (La).

Basso, battuta 14: nell'Edizione 1 la durata dell'ultima nota della battuta è 3/8, mentre essa è 1/2 seguita da 1/4 di pausa nelle Edizioni 2 e 3.

Contralto e tenorem battute da 24 a 27: interamente riviste dal curatore nell'Edizione 3 rispetto alle Edizioni 1 e 2.


Domine Jesu

Contralto, battuta 43: nelle Edizioni 1 e 2 la seconda e la terza nota (La e Sol) sono semicrome, mentre sono crome nell'edizione 3. La prima nota (Si bemolle) è di conseguenza una semiminima puntata nelle Edizioni 1 e 2, ed una semiminima nell'Edizione 3.

Contralto, battuta 60: nelle Edizioni 1 e 2 le ultime due note (La e Sol) sono semicrome, mentre sono crome nell'Edizione 3. La terzultima nota (Si bemolle) è di conseguenza una semiminima puntata nelle edizioni 1 e 2, ed una semiminima nell'Edizione 3.

Tenore, battuta 18: nell'Edizione 3 l'ultima nota (croma) è un Fa, mentre è Mi naturale nelle Edizioni 1 e 2.


Hostias

Contralto, battuta 71: nelle Edizioni 1 e 2 le ultime due note (La e Sol) sono semicrome, mentre sono crome nell'Edizione 3. La terzultima nota (Si bemolle) è di conseguenza una semiminima puntata nelle Ezioni 1 e 2, ed una minima nell'Edizione 3.

Basso, battute 19 - 20: nell'Edizione 1 la sillaba “ri” inizia sull'ultima nota di battuta 19 e prosegue sulla prima nota di battuta 20, mentre nelle Edizioni 2 e 3 la sillaba “mo” è cantata su entrambe le note di battuta 19 e la sillaba "ri" è posta sulla prima nota di battuta 20.


Sanctus

Basso, battute da 21 a 23: le parole "-sis in ex-cel-" esistono nelle Edizioni 1 e 3, mentre sono omesse nell'Edizione 2, dove la sillaba "cel-" di battuta 19 viene cantata fino alla sillaba "-sis" di battuta 25 (a dispetto della presenza di una pausa di 1/4 a battuta 21).


Benedictus

Nessuna differenza.


Agnus Dei

Nessuna differenza.


Lux aeterna

Soprano, battuta 18 (69 o 23 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “na” è sulla penultima nota (Do), mentre nelle Edizioni 2 e 3 è sulla quartultima (Si bequadro).

Contralto, battuta 17 (68 o 22 nell'Edizione 3): nell'Edizione 1 la sillaba “na” è sulla settima nota della battuta (Fa), mentre nelle edizioni 2 e 3 è sulla quinta nota (Mi).

Tenore, battuta 38 (89 o 43 nell'Edizione 3)
: nelle edizioni 1 e 2 la sillaba “num” è sulla quarta nota della battuta (Mi), mentre nell'Edizione 3 è sulla terza (Re). 

Basso, battuta 81 (132 o 86 nell'Edizione 3): nelle Edizioni 1 e 3 le parole sono “pi-us” sulle prime tre note della battuta, mentre nell'Edizione 2 le parole sono “qui-a” ("pi" è sostituita da "qui", e "us" è sostituita da "a").